“ll medico mi aveva consigliato di effettuare delle sedute di tecarterapia, è la stessa cosa?”
E’ una domanda che spesso le persone ci pongono quando veniamo contattati e diciamo subito NO; tecarterapia e magnetoterapia non sono la stessa cosa.
Immaginiamo ora, che chi ci pone la domanda non è un medico e noi vogliamo dare una risposta che sia comprensibile e sintetica per far capire le differenze.
LA MAGNETOTERAPIA UTILIZZA UN CAMPO MAGNETICO PER AIUTARE LE CELLULE DEL NOSTRO CORPO A RIGENERARE I TESSUTI O DISINFIAMMARE. LA TECARTERAPIA IMMETTE CORRENTE NEL NOSTRO CORPO CON LO SCOPO DI VASCOLARIZZARE I TESSUTI.
Ma andiamo ora nel dettaglio:
La tecarterapia, conosciuta nei portali scientifici anche con il nome di diatermia ha un funzionamento che si basa sul principio del condensatore.
Il condensatore, immagazzina l’energia in un capo elettrostatico ed è idealmente un elemento che può mantenere la carica e l’energia all’infinito.
Quanto descritto viene applicato in fisioterapia. Il macchinario di tecarterapia è il generatore di energia che viene trasferita attraverso elettrodi, il circuito viene chiuso da una piastra neutra che trasferisce l’energia nel tessuto da trattare. Il corpo funge da resistenza generando calore.
Maggiore è la potenza maggiore sarà il calore generato. L’aumento di calore ha un’ effetto vasodilatatorio con un aumento della microcircolazione che determina un incremento di afflusso di sostanze nutrienti nei tessuti.
La magnetoterapia utilizza i campi magnetici ad alta e bassa frequenza sfruttado un principio fisico che prede il nome di legge di Faraday-Neumann Lenz secondo cui un campo magnetico produrrà micro-cariche elettriche nelle cellule che verranno stimolate a produrre nuovo tessuto.
Il campo magnetico aiuta a:
- ripristinare il potenziale delle membrane cellulari;
- stimolare l’interazione con il ferro dell’emoglobina migliorando la circolazione sanguigna;
- stabilizzare l’energia elettromagnetica del corpo.
Quale delle due è la migliore?
Dipende, non esiste una risposta giusta. Vogliamo affermare che, sebbene cambi la modalità di azione, ciò che faccio con la Tecarterapia posso farlo anche con la magnetoterapia ma non il contrario.
La Tecar ha il limite di fermarsi a problematiche di tipo muscolare, se viene impiegata in parti del corpo dove la vascolarizzazione è scarsa o limitata non abbiamo risultati. La magnetoterapia è invece versatile; sono molte le persone che acquistano o noleggiano un dispositivo per un problema specifico per scoprire, in seguito, quanto i campi magnetici possono essere un “aiuto fedele” anche per i problemi di tutti i giorni.
La facilità di utilizzo è il secondo requisito che fa pendere la bilancia a favore della magnetoterapia. Mentre per la Tecar è fondamentale l’affiancamento di un medico che sappia giudicare il corretto numero di sedute e l’intensità di esercizio del dispositivo, per i campi magnetici l’utilizzo è più semplice: le sedute possono essere svolte da casa, in un numero illimitato, sia in modo attivo con manipoli che in modo passivo con solenoidi cuscini o materassini.







