Artrite reumatoide, cause sintomi e cure
L’artrite reumatoide è un’infiammazione a carattere cronico-sistemico che colpisce le articolazioni e in casi particolari tutti gli organi del corpo umano.
Come le altre malattie reumatiche è più incisiva nel sesso femminile ed interessa qualsiasi fascia d’età con maggior rilevanza in quella anziana.
Secondo i dati diffusi dall’Inps, le malattie reumatiche rappresentano in Italia la seconda causa di invalidità dopo quelle cardiocircolatorie. Artrite e l’artrosi ne fanno da padrone e portano spesso alla disabilità.
Quali sono le cause?
Le cause sono ancora ignote. Gli studi ci dicono che un’ agente sviluppa la malattia in un soggetto predisposto che fa attivare la risposta autoimmune da parte del corpo. In questa situazione, i leucociti (globuli bianchi del sangue) deputati alla risposta immunitaria, raggiungono la sinovia delle articolazioni causandone l’infiammazione.

Quali sono i sintomi?
Il sintomo più tipico è la poliartrite cioè un artrite a carico di più articolazioni. Le prime tra queste ad essere colpite sono le “articolazioni piccole” mani, polsi e piedi per estendersi poi a spalle e ginocchia. Le sensazioni che accompagnano la persona sono: dolori, gonfiore, calore, rigidità e limitazione nei movimenti. A livello ematico, spesso si può avere il riscontro di un’anemia e di elevati indici di flogosi.
La diagnosi deve essere precoce!
Per chi è affetto da questa malattia è essenziale una rapida diagnosi per scongiurare danni articolari. In caso contrario, si è obbligati a ricorrere all’ortopedico per effettuare un intervento chirurgico. Per questa regione, nel caso in cui persistano nel tempo dolori ad una o più articolazioni è importante effettuare una visita dallo specialista.

Come si cura?
Dal punto di vista farmacologico il medico agisce in due direzioni:
- controllo del dolore;
- controllo della malattia.
L’aspetto antalgico è fondamentale per ridare alla persona una vita normale ma, allo stesso tempo, lo specialista va ad agire per il contenimento della malattia somministrando molecole antagoniste della sintesi dell’acido folico che vanno ad inibire la risposta immunitaria. Negli ultimi anni, sono utilizzati anche farmaci di tipo biotecnologico che riescono ad agire sull’infiammazione.
Accoppiata alle terapie farmacologiche anche la magnetoterapia domiciliare è un valido alleato.
I campi magnetici, con lo scopo di stimolare la rigenerazione tessutale, riescono ad interagire con le cellule attraverso due tipi di terapia:
- a bassa frequenza: stimolando l’attività biologica dei tessuti;
- ad alta frequenza: con cui viene favorito l’effetto analgesico.
L’utilizzo metodico e costante della magnetoterapia da la grande possibilità di limitare ed, in alcuni casi, eliminare il procedimento infiammatorio di natura autoimmune garantendo la conservazione e la salute delle articolazioni interessate all’artrite reumatoide.








