La vitamina k2 è una molecola indispensabile per il nostro organismo perché coinvolta in diversi meccanismi. Conosciuta anche come “vitamina k2 menachinione” deriva da una fermentazione da parte dei batteri intestinali del fillochinone o vitamina k1. Sia la K1 che la K2 dalla loro scoperta negli anni ’30 del 900 sono state ritenute entrambe responsabili della coagulazione sanguigna ma, all’inizio degli anni 2000, viene conferito alla k2 una diversa funzione.
Quali sono le differenze tra vitamina K1 e vitamina k2?
Mentre la vitamina k1 favorisce effettivamente la coagulazione sanguigna, la k2 ha un ruolo fondamentale per impedire la calcificazione dei tessuti. La prima è presente nelle verdure a foglia larga mentre la seconda la troviamo nei grassi animali.
La vitamina K2 è contenuta nei tessuti degli animali allevati “ad erba” perché i ruminanti trasformano la vitamina k1 attraverso la fermentazione dei loro batteri intestinali. Anche negli uomini questo avviene ma dipende dalla composizione del microbiota del nostro sistema digestivo che è meno efficiente rispetto ai ruminanti. Ad oggi, più del 90% della popolazione è carente di vitamina k2 perché i grassi e proteine degli alimenti derivano da animali allevati con cereali e non ad erba. Questo aspetto della moderna zootecnia rende sia loro che noi carenti di questo importante composto organico.

A cosa serve la la vitamina k2?
La vitamina k2 ha un ruolo fondamentale per diverse funzioni del nostro organismo, le principali sono quattro:
- attivare l’osteocalcina che è la proteina responsabile della produzione e della collocazione del calcio nelle ossa e nei denti. La carenza di vitamina k2 determina la non attivazione dell’osteocalcina con l’indebolimento dell’apparato scheletrico o il sopraggiungere delle carie;
- contrastare la calcificazione dei nostri tessuti, in particolare di vene ed arterie;
- Regolare la sensibilità al glucosio: limita i rischi di diabete e la resistenza all’insulina.
- Prevenire le malattie neuro degenerative. L’osteocalcina attivata a livello cerebrale limita i depositi di calcio e blocca la degenerazione neuronale prevenendo malattie come l’Alzheimer.
Perché una grossa fetta di popolazione ha una carenza di vitamina k2?
Il deficit di questa molecola oltre alle proteine di origine animale è legato ad un aspetto culturale. L’alimentazione nei paesi occidentali è priva di cibi fermentati utili per la presenza della vitamina k2 nell’organismo. Al contrario, le diete delle culture orientali la prevedono: ad esempio, ricco di vitamina k2 è il natto alimento della tradizione giapponese prodotto attraverso la fermentazione dei fagioli di soia.

Come assumere la vitamina K2?
Tutte le vitamine del gruppo K sono liposolubili e devono essere assunte durante i pasti con alla base un certo contenuto di grassi.
Vitamina K2 menachinione e relazione con la vitamina D3
Le recenti applicazioni nella nutraceutica, o integrazione alimentare, hanno osservato una stretta relazione tra vitamina D3 e K2. Queste molecole lavorano in modo sinergico regolando l’assorbimento e il deposito di calcio nella struttura ossea. Se desideriamo quindi integrare la vitamina D3 nella nostra alimentazione è sempre utile associare la K2 per avere un reale beneficio a livello osseo.






